ore 21.00
prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)
LO CUNTO DE’ LA SCORTECATA
Di Vincenzo Longobardi
Lo cunto de li cunti. Trattenemiento de peccerille di Giambattista Basile fu definito dal filosofo Benedetto Croce “il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari”. Una recente analisi condotta da Michele Rak ha sottolineato, invece, la natura ‘aperta’ dei racconti basiliani, ponendo in risalto il rapporto tra narratore, testo e performance. E’ quest’ultimo aspetto che la versione teatrale di Vincenzo Longobardi, ispirata al racconto de’ “La vecchia scorticata” del Pentamerone, vuole mettere in luce, dando corpo e voce a tutti i personaggi citati nel testo originale, senza privarli, però, di quell’alone magico che li connota.
Per quanto il cunto risalga al XVII secolo, alcuni passaggi appaiono quanto mai attuali: la ricerca forsennata della bellezza, l’inganno e soprattutto l’invidia insita nell’essere umano, quel sentimento negativo che, alla fine porterà alla sua distruzione.