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Marzo 2023

JUST DUST

24 Marzo - 25 Marzo
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

Segnali luminosi affollano le nostre città, gli occhi ci danno la possibilità di vedere nel buio… ma siamo sicuri di vedere?
Spesso la luce ci ossessiona rendendo la realtà troppo reale, …gli oggetti diventano i nostri unici interlocutori, il mondo della materia prende potentemente il sopravvento…
E noi… come rispondiamo?
Come nutriamo la fame dell’anima?

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Aprile 2023

MARINELLA

5 Aprile - 8 Aprile
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

MARINELLA è una storia di cui si potrebbe già conoscere il finale. D'altronde conosciamo De André e le sue storie. Eppure questo spettacolo si spinge oltre.Raccoglie più di un personaggio "DeAndreiano" e lo inserisce in un unico tempo, un unico luogo, in un'unica vicenda. Un piccolo mondo che scappa per un momento dagli spartiti, dalle corde di una chitarra e si fa materia. Si fa Teatro.Lo spettacolo è un thriller-noir ambientato in una Napoli anni’80. Lo stile registico è cupo, come il fatto di cronaca da cui è stato estrapolato lo spettacolo, con dei tratti di commedia che tenderanno a scurirsi man mano che la storia prosegue.L’impostazione registica oscillerà tra il cinema ed il teatro, con delle proeizioni che aiuteranno lo spettatore ad immergersi e a scindere le epoche differenti in cui è ambientato ( 2021-1983)

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Dodi’s Life

14 Aprile - 15 Aprile
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

Dodi Conti, eclettica attrice, comica ed autrice, torna finalmente in scena con il nuovo spettacolo di stand-up comedy dal titolo “Dodi’s Life”, scritto insieme a Marco Melloni e Paola Mammini, per la regia di Maria Cassi.
“Dodi’s Life” non promette niente di buono. Neanche di cattivo però. La verità è che non promette proprio niente, ecco. In un momento storico in cui tutti promettono tutto: felicità, ricchezza, riforme, incentivi, soluzioni al riscaldamento globale, inquinamento, pandemie, Dodi - non certo nuova a distinguersi per atavica temeraria indolenza - porta in scena l’unico argomento su cui non solo si sente davvero preparata, ma sul quale sente di poter esprimere un’opinione senza offendere la sensibilità di nessuno: sé stessa. Al massimo si potrebbe offendere da sola, ma in quel caso, se la vedrà lei.
In un viaggio tra passato e presente, rispolverando qualche cavallo di battaglia messo coraggiosamente a confronto con la Conti di oggi, Dodi non tenterà di fare un bilancio della sua variegata esperienza di vita per poi offrirvi qualche “perla di saggezza” utile ad affrontare la vostra stessa vita. Ma nell’analisi priva di sconti del suo inevitabile approdo nella non più giovane età... non è improbabile che qualche spunto di riflessione utile ad approcciarla con moderata ma solida allegria, potrebbe pure saltar fuori. O, per chi è ancora fastidiosamente giovane, a tenerla a distanza. Insomma, come diceva Coco Chanel: una donna ha l’età che merita. E vi pare che Dodi si facesse sfuggire l’occasione di celebrare un traguardo che si è a buon diritto meritata senza fare nulla?

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SCOMODI E SCONVENIENTI

19 Aprile - 21 Aprile
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

La storia è incentrata, in maniera assolutamente libera e romanzata, attorno alla figura di Ermanno Randi: un giovane attore ucciso dal suo compagno. Siamo all'inizio degli anni 50 e la stampa ne parlò prima in maniera denigratoria, fino a cancellarne il nome. Tutto inizia per caso, forse. Un incontro fatale, complice il silenzio del fiume che scorre sonnolento e segreto lungo gli argini boschivi della capitale. Boschivi e nascosti agli occhi indiscreti: luoghi di battuage come molti altri per avventure effimere e impronunciabili. Oppure un'occasione di lavoro, forse. Ida cuce la storia di Armando e Giuseppe, come fosse un abito interminabile, e il pubblico la osserva tramite i suoi occhi e le sue parole. Una storia di persone scomode e sconvenienti per la società italiana del secondo dopoguerra, ancora troppo stretta nei lacci del condizionamento totalitario. Per questo la sua fine, per quanto inopportuna, è comunque preferibile.

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DIS- ORDER

22 Aprile - 23 Aprile
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

Benedicta Boccoli e Claudio Botosso danno vita in scena ad una pièce divisa in due atti unici: LAND OF DEATH e HELTER SKELTER.Nel primo atto unico, LAND OF DEATH, l’uomo riceve una telefonata sul cellulare alle 6 di mattina dal suo capo che lo invita a colazione. Invito a cui non può rinunciare, che gli impedisce di accompagnare la moglie in clinica ad abortire. Durante la colazione l’uomo telefona alla moglie per dirle che ha cambiato idea ed è disposto a tenere il bambino, ma la donna non risponde. Mentre si avvia in ufficio al World Trade Center, l’uomo impreca contro la moglie: …

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Maggio 2023

PROCESSO A PINOCCHIO

12 Maggio - 14 Maggio
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

Chi ha ucciso con un colpo di martello il povero Salvatore Grillo di professione psicoterapeuta? Pino, accanto al corpo della vittima con in mano l’arma del delitto sembrerebbe la risposta più ovvia. Ma il presunto colpevole, che non tiene a freno le sue bugie, ha una moglie che non tiene a freno la sua lingua, “una” amante che non tiene a freno le sue voglie, “un” amante che non tiene a freno i suoi vizi e una mamma invadente che non tiene a freno la sua pazienza! Tutti presenti al momento del delitto, tutti convinti della sua colpevolezza. Tutti e nessuno! E allora non resta che ripercorrere eventi e situazioni, attraverso un percorso psicanalitico di gruppo condotto dalla vittima stessa, unica depositaria di una verità che non può rivelare per “segreto professionale”. Sarà lui a guidare il protagonista dentro e fuori dal tunnel della realtà per cercare, fra le sue psicosi, un movente che potrebbe dare un senso ai fatti e condurre la compagine verso un sempre rassicurante lieto fine! Perché in fondo ogni favola inizia con un “C’era una volta” e finisce con un “E vissero tutti felici e contenti”...O no?

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SDRAIATA

15 Maggio - 16 Maggio
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

Dopo l’inspiegabile insuccesso dell’ Anti-Stand up “SEDUTA”, Laura De Marchi incoraggiata a rialzarsi, ci riprova con “SDRAIATA”. Una carrellata di monologhi di finta autobiografia dove la verità e la tragica realtà dell’insensatezza dell’ esistenza vengono abbellite da un microfono e un bicchiere....che faranno finire il pubblico SDRAIATO...dal ridere.

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DIVIN’A’mente DANTE

24 Maggio - 26 Maggio
Teatro Lo Spazio | Off per scelta, Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia

L’anno scorso sono passati 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e celebrare la Divina Commedia, testo base della lingua italiana e, si può dire, simbolo dell’unità del nostro Paese, mai come in questo momento, crediamo sia un dovere, ma soprattutto un diritto prima come esseri umani e poi come cittadini. In questa triste epoca in cui, infatti, siamo più che mai “divisi” gli uni dagli altri e in cui la confusione e la paura ci rendono difficile pensare che “l’unità” e lo “stare insieme” possano essere fonte di forza e di speranza e non di malattia o debolezza, a maggior ragione dobbiamo fare il possibile per continuare a crederci con tutti noi stessi.  Ma “unione” non vuol dire omologazione. Al contrario, è l’esaltazione delle differenze e delle peculiarità.

Ed è stato lo stesso Dante ad esserne convinto. Egli era affascinato dalla molteplicità delle lingue e dei dialetti. Era il primo a giocare con le loro musicalità e a rendersi conto della loro grande potenza artistica. E prova lo sono due personaggi dagli idiomi completamente inventati dal poeta, Pluto e Nembrotte, il re di Babele che fece costruire la famosa Torre. Il poeta sapeva che ogni lingua produce una letteratura e ogni letteratura può moltiplicarsi in altre ed altre lingue ancora, fino a diffondersi come una macchia infinita in tutto il mondo. Ed è proprio ciò che è successo alla Divina Commedia, che è stata tradotta in ormai duecento e più lingue e dialetti diversi, per raggiungere duecentomila e più popoli e renderla ad oggi davvero un’opera universale.

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