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Venere in pelliccia

15 Ottobre 2020 - 18 Ottobre 2020

Venere in pelliccia - TeatroLoSpazio

dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00
biglietti: interi 15 euro, ridotti 12 euro

Venere in pelliccia - TeatroLoSpazio
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Pubblicato da TeatroLoSpazio 6 ottobre 2020

VENERE IN PELLICCIA
di David Ives

“Siamo tutti facili da spiegare, ma non da districare.”

Compagnia

  • Una produzione Florian Metateatro
  • Con: Patrizia Bellucci e Gianni De Feo
  • Traduzione Masolino D’Amico
  • Regia Gianni De Feo
  • Scene e Costumi Sabrina Pistilli e Roberto Rinaldi
  • Direzione musicale Adriano D’Amico
  • Aiuto regia Alessandra Ferro
  • Assistente alla regia Alessio Giusto
  • Luci e Fonica Giuseppe Lo Biondo
  • Foto di scena e Grafica Manuela Giusto
  • Direzione di produzione Antonella Granata
  • Ufficio stampa Maresa Palmacci – palmaccimaresa@gmail.com

Sinossi

Una sala teatrale vuota, al termine di una lunga estenuante giornata di provini deludenti. È un tardo pomeriggio piovoso.

Thomas, tormentato regista alle prese con un nuovo allestimento teatrale per il quale sta cercando disperatamente un’attrice che interpreti il raffinato ruolo di Wanda von Dunayev, si attarda tra le luci soffuse del palco.

È in procinto di uscire ma qualcosa lo trattiene. È evidentemente inquieto, confuso, frustrato. Sembra impossibile trovare un’interprete, giovane o anche matura, perlomeno sexy, ma così sofisticata e colta da coprire questo ruolo fortemente seducente.

Wanda von Dunayev è infatti la protagonista di un classico della letteratura erotica, “Venere in pelliccia” di Leopold von Sacher-­‐Masoch.

Con questo romanzo dell’ottocento si impone il termine“masochismo”.

All’esterno, il temporale avanza, quasi a invadere il vuoto della sala.

Ed ecco che dall’ingresso del teatro appare una donna, fradicia di pioggia, proprio come se fosse stata catapultata da un tuono. È una donna piuttosto volgare e sboccata, vestita di cuoio e borchie, secondo l’immagine più iconografica e sciatta dell’erotismo.

E, strana coincidenza, si chiama Wanda, proprio come la protagonista del romanzo di Sacher-Masoch.

In un confine sottile tra realtà e finzione, tra innocenza e perversione, Wanda e Thomas si abbandonano gradualmente a un gioco sempre più conturbante di dominazione e dipendenza, come risucchiati in un vortice inevitabile, dal quale solo uno di loro potrà uscire vincitore.

Un corpo a corpo provocante e sexy da cui Roman Polansky ha realizzato l’omonimo film che, a tratti, ha senz’altro suggestionato alcuni segni registici di questo spettacolo.

Note di regia

“Siamo tutti facili da spiegare, ma non da districare”

Una sala teatrale vuota, al termine di una lunga estenuante giornata di provini deludenti. È un tardo pomeriggio piovoso. Thomas, tormentato regista alle prese con un nuovo allestimento teatrale per il quale sta cercando disperatamente un’attrice che interpreti il raffinato ruolo di Wanda von Dunayev, si attarda tra le luci soffuse del palco. È in procinto di uscire ma qualcosa lo trattiene. È evidentemente inquieto, confuso, frustrato. Sembra impossibile trovare un’interprete, giovane o anche matura, perlomeno sexy, ma così sofisticata e colta da coprire questo ruolo fortemente seducente. Wanda von Dunayev è infatti la protagonista di un classico della letteratura erotica, “Venere in pelliccia” di Leopold von Sacher-Masoch. Con questo romanzo dell’ottocento si impone il termine “masochismo”.

All’esterno, il temporale avanza, quasi a invadere il vuoto della sala. Ed ecco che dall’ingresso del teatro appare una donna, fradicia di pioggia, proprio come se fosse stata catapultata da un tuono. È una donna piuttosto volgare e sboccata, vestita di cuoio e borchie, secondo l’immagine più iconografica e sciatta dell’erotismo. E, strana coincidenza, si chiama Wanda, proprio come la protagonista del romanzo di Sacher-Masoch.

In principio Thomas non le presta attenzione. Non può certo essere lei l’interprete in grado di coprire un ruolo così altero ed elegante. Costretto infine a farle il provino, ne rimane gradualmente affascinato, fino a lasciarsi sedurre dal talento sensuale e oscuro di questa misteriosa attrice/donna, venuta dalla pioggia.

La messa in scena del testo esalta il gusto gotico e noir nei dialoghi serrati, mai dilatati, dove le vicende si accavallano e si amalgamano, come un solo respiro. Il contemporaneo si sovrappone al dialogo ottocentesco, mentre il commento musicale, nel suo alternarsi tra minimalista e barocco, avviluppa il susseguirsi delle vicende in una luce vagamente onirica.

In un confine sottile tra realtà e finzione, tra innocenza e perversione, Wanda e Thomas si abbandonano gradualmente a un gioco sempre più conturbante di dominazione e dipendenza, come risucchiati in un vortice inevitabile, dal quale solo uno di loro potrà uscire vincitore.

Un corpo a corpo provocante e sexy da cui Roman Polansky ha realizzato l’omonimo film che, a tratti, ha senz’altro suggestionato alcuni segni registici di questo spettacolo.

Dicono dello spettacolo

Dettagli

Inizio:
15 Ottobre 2020
Fine:
18 Ottobre 2020
Spettacolo categorie:
, , ,

Luogo

Teatro Lo Spazio | Off per scelta
Via Locri 42
Roma, Roma 00183 Italia
Telefono:
06 77076486 | 06 77204149
Sito web:
www.teatrolospazio.it