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Maggio 2022
S’IO DOGLIO NO E’ MERAVIGLIA
S’io doglio no è meraviglia è una composizione coreografica ispirata al celebre vers rudelliano Lanquan li jorn son lonc en mai, poi parodiato da Giacomo da Lentini nella canzone che dà il titolo alla performance danzante ivi presentata. Secondo l’anonima vida giuntaci, Jaufre Rudel, principe di Blaia, si sarebbe innamorato della contessa di Tripoli, ancor oggi non meglio identificata, sulla base dei racconti a lui trasmessi dai pellegrini, che a Blaia giungevano da Antiochia. Bramoso di incontrare la contessa, Jaufre si fece crociato e, messosi per mare, raggiunse la contea di Tripoli. Quivi giunto, il principe, ammalatosi durante il viaggio, si spense nelle braccia della contessa, esaudendo così il suo più grande desiderio; ed ella, per il forte dolore causatole dalla morte di lui, si fece monaca.
Ulteriori informazioni »AFTER HOURS
Il collettivo su la testa presenta After Hours 'Questo immenso non sapere…Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo.Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.'
Ulteriori informazioni »SEDUTA
Laura de Marchi è un'attrice splendida. In questo suo nuovo lavoro, scritto con maestria: "SEDUTA" racconta con pungente ironia episodi della sua vita, mettendosi a nudo. Come non apprezzare una interpretazione così lucida, a tratti irriverente, colorata, umana e poetica di una interprete 'unica', quale è la stessa de Marchi? Il mio contributo come regia è stato quello di provare a creare delle immagini durante la narrazione, cercare di restituire l'assurdità della vita, che a volte supera di gran lunga qualsiasi possibilità di caratterizzazione. Come regia ho cercato inoltre di rispettare tutte le scelte dell'attrice, provvista di naturale istinto da palco, 'incorniciandole' con suoni, musiche e luci
Ulteriori informazioni »IO ED ELENA
Due donne, una madre ed una figlia affetta da gravi disturbi psichiatrici.
Diversamente uguali, vicine nella solitudine con cui l’esistenza e la malattia le hanno portate a convivere.
Una solitudine fronteggiata in modi totalmente differenti così come lo sono le loro personalità.
Rabbia, indulgenza, desiderio di compiacere, recriminazione, rifiuto, paura: un rapporto tra donne difficile da sostenere per entrambe. Ma un rapporto di amore.
Violento, cupo, tagliente, sfibrante, esasperato ed esasperante come solo gli amori veri possono essere.
Settembre 2022
SIGNOROTTE
La storia è incentrata intorno alla figura di tre amiche, Ada, Ida e Beta, ormai più che cinquantenni, che si ritrovano dopo tanto tempo in occasione del funerale del marito di una delle tre. Un viaggio tra ricordi cupi e promesse fatte che rivelerà un passato nero, violento e ambiguo.
Ulteriori informazioni »IT’S FREDDIE. MR BAD GUY
E se Freddie Mercury avesse scelto la carriera solista? “It’s Freddie. Mr Bad Guy” è un viaggio teatrale alla scoperta dell’individualità dell’uomo dietro l’icona. Tutte le canzoni del suo repertorio solista si trasformano nel racconto di colui che, per una volta, rappresenta 4/4 di un’esperienza di vita “favolosa”, leggendaria e travolgente, alti e bassi compresi.
Ulteriori informazioni »Aspettando Godot
“Non siamo per caso nella località chiamata Il Palco?”
I due clown vagabondi di Beckett si ritrovano ad aspettare il loro fantasmatico Godot nel mezzo di uno scalcinato palco di cabaret alle dipendenze del potente Pozzo. Una rilettura quasi brechtiana del capolavoro di Beckett, sgangherata e insieme inappuntabile, come si conviene a questa storia divenuta archetipo di ogni attesa.
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Ottobre 2022
Murmat Film Festival 2022
Torna il Murmat Short Film Festival, il Festival Internazionale di cortometraggi a tematica sociale.
Il tema di questa quinta edizione è la libertà, un valore che in questo momento storico sta assumendo una posizione sempre più centrale anche nel nostro quotidiano.
Oltre alla proiezione di cortometraggi che affrontano in modi differenti questo tema, nel corso della serata avrà luogo l’evento "Accessibilità è Libertà”, un’occasione per riflettere su una parola importante, entrata nel nostro quotidiano, che spesso fatica a trovare una sua concreta applicazione.
MADDY
Gianni, stilista in crisi, attende l’esito della biopsia, sorseggiando un martini sulla terrazza condominiale, quando si ritrova a dover salvare la vita ad una ragazza, dal lookimprobabile, che si direbbe prossima al suicidio. Il salvataggio decreta l’inizio della loroconvivenza, in cui si evidenziano le criticità della giovane, che pare non avere memoria dinulla, persino del proprio nome. A questo duo, ben presto si aggiungerà la sorella diGianni, Anita, che reduce da un’insospettabile tradimento, si trasferisce dal fratello inattesa che si consolidi una fusione aziendale che genererebbe un guadagno tale dalasciarsi tutto alle spalle e cambiare vita.
Ulteriori informazioni »MADDY
Gianni, stilista in crisi, attende l’esito della biopsia, sorseggiando un martini sulla terrazza condominiale, quando si ritrova a dover salvare la vita ad una ragazza, dal lookimprobabile, che si direbbe prossima al suicidio. Il salvataggio decreta l’inizio della loroconvivenza, in cui si evidenziano le criticità della giovane, che pare non avere memoria dinulla, persino del proprio nome. A questo duo, ben presto si aggiungerà la sorella diGianni, Anita, che reduce da un’insospettabile tradimento, si trasferisce dal fratello inattesa che si consolidi una fusione aziendale che genererebbe un guadagno tale dalasciarsi tutto alle spalle e cambiare vita.
Ulteriori informazioni »PIU’ SORDI DI ME
Preoccupata e impaurita da tutto questo inquinamento globale: ecologico, sociale, culturale ecc... Argentina si lancia in una serie di riflessioni comico-biologiche, su ciò che è sano e fa bene e ciò che non lo è. Lei essendo sorda dalla nascita è abituata ad ascoltare con gli occhi. Le sue orecchie sono salve dall’inquinamento delle false morali, ma gli occhi vedono bene la finzione dietro alle parole. E così, tra battute comiche e autoironiche colte dalla vita reale e recitate a Km 0, biologiche al 100% lei si domanderà...Tra finti sordi e sordi veri chi è più sordo al pianto della terra?...chi sa ascoltare e riconoscere la comunicazione nociva che inquina le nostre vite? ...e quando torneremo a dare ascolto ai nostri sogni?...
Insomma una serata da ascoltare con gli occhi, guardare col cuore e ridere con la pancia.
Quello che resta
Quando Antonello muore, Enrico e Silvano, gli amici di sempre, cercano di esaudire le sue ultime volontà anche se ormai, non si parlano da anni: spargere le sue ceneri alla luce dell’aurora boreale. O almeno, questo è quello che Antonello lascia scritto. Consapevoli della difficoltà del tragitto, i due amici partono però alla volta di Stettino, poiché quello che conta è il viaggio: dopotutto, il Mar Baltico non è poi un luogo così differente. Ad accompagnarli in questa pièce on the road, Linda, storica ex fidanzata di Silvano ma attuale compagna di Enrico. Costretti a questa compagnia forzata, la strada per la Polonia è costellata da vecchi dissapori e riemergere di vecchi ricordi, che trascinano lo spettatore in un alternarsi di flashback scanditi da aneddoti, gag, vecchie canzoni e persino coreografie pop.
Quello che resta
Quando Antonello muore, Enrico e Silvano, gli amici di sempre, cercano di esaudire le sue ultime volontà anche se ormai, non si parlano da anni: spargere le sue ceneri alla luce dell’aurora boreale. O almeno, questo è quello che Antonello lascia scritto. Consapevoli della difficoltà del tragitto, i due amici partono però alla volta di Stettino, poiché quello che conta è il viaggio: dopotutto, il Mar Baltico non è poi un luogo così differente. Ad accompagnarli in questa pièce on the road, Linda, storica ex fidanzata di Silvano ma attuale compagna di Enrico. Costretti a questa compagnia forzata, la strada per la Polonia è costellata da vecchi dissapori e riemergere di vecchi ricordi, che trascinano lo spettatore in un alternarsi di flashback scanditi da aneddoti, gag, vecchie canzoni e persino coreografie pop.
LA MÀCHINARIA
LA MÀCHINARIA non è soltanto un evento, ma un modo di essere, di vedere, di immaginare, attraverso un fattore comune; il movimento. Liberarsi da sovrastrutture, riuscire a comunicare la tua essenza con un gesto, un azione, uno stile, un codice, una spinta emotiva, accompagnata da un elemento importante di
ispirazione, la musica.
LA CONDIVISIONE, LO SHARING, sono alla base della filosofia di LA MÀCHINARIA in un contesto che unisce le persone attraverso la danza e la musica, un mettersi a confronto in maniera libera, ” ed è proprio attraverso gli altri, che riusciamo a connetterci con noi stessi”
IL NUOVO CONTEST LA MÀCHINARIA È APERTO A TUTTI COLORO CHE LAVORANO NELL' AMBITO DEL MOVIMENTO, DANZA, DANZA FISICA, MOVERS, IMPROVVISAZIONE, TEATRODANZA, DANZA CONTEMPORANEA,FUSIONI, DI APPARTENENZA, GENERE, ETNIA, ETÀ, DIVERSE.
Novembre 2022
ANNA CAPPELLI
Più che un monologo stricto sensu, Anna Cappelli è un dialogo immaginario a più voci. Una commedia a più personaggi tutti visibili, non solo grazie ad una performance convincente ma anche per merito di una tecnica drammaturgica capace di materializzare l'assenza. Le emozioni che Ruccello ci ha lasciato sono così tangibili da diventare fisiche. Eccola, infatti, la grande peculiarità di questo autore che più di tutti sa fisicizzare i sentimenti dei disadattati e dei reietti
Ulteriori informazioni »FINCHE MELA NON CI SEPARI
Finché mela non ci separi si rifà ad uno dei testi moderni più belli mai scritti, dove viene posta l’attenzione sull’unico vero motore che unisce gli esseri umani: l’amore.Adamo ed Eva, chi erano, come si guardavano, erano così tanto diversi da un uomo e una donna dei giorni d’oggi?
Ulteriori informazioni »COFFEESHOP
“Coffeeshop”. É un “dramedy psichedelico” che narra l’incontro e lo scontro di tre persone in un Coffeeshop di Amsterdam.
La carta vincente è un Jolly, che si materializza in carne e ossa. Uno di quelli che “devi essere fortunato a incontrare, ma intelligente a usare”.
Il Jolly, come un “Cicerone” psicotropo che accompagna i due personaggi in un viaggio dentro se stessi.
GRASSA E VIVA
Tekla, modella curvy di successo, ha oscurato la fama di Adolf, fotografo di grido, di cui lei è musa e compagna di vita. Adolf, che cova una gelosia e un’invidia repressa, cerca in Gustav un complice maschile per mettere in atto il suo piano: togliere a Tekla l’autostima che lui stesso crede di averle donato e relegarla nuovamente all’anonimato sociale. Tekla, la cui forza risiede in una libertà conquistata, mette in campo ambizione, curve e amore, per non abdicare.
Ulteriori informazioni »Dicembre 2022
WORLD BUILDERS
Whitney (Sabrina Martina) e Max (Andrea Lintozzi) soffrono di disturbo schizoide di personalità e vivono nel profondo delle loro realtà immaginate: una espansiva e fantasiosa, l'altra oscura e brutale. Per liberarsi da queste visioni e diventare membri funzionali della società, si imbarcano in una sperimentazione clinica di farmaci che potrebbe cancellare questi mondi per sempre. Ma sono davvero in grado di lasciarsi alle spalle le loro fantasie? In un'epoca medicata in cui la nostra immaginazione è colonizzata dai mass media, come facciamo a sapere quando la felicità e l'amore sono reali?
Ulteriori informazioni »IN CASA CON CLAUDE
Un thriller psicologico sui temi dell’emarginazione e del pregiudizio. Un interrogatorio di polizia spietato e avvincente tra un rigido, ma umano, ispettore di polizia e un ragazzo omossessuale, escort e tossicomane, vittima di emarginazione e pregiudizio, che confessa l'omicidio di un altro ragazzo, senza apparente movente. Ma anche un viaggio all’interno alla mente del giovane, immerso in un caotico mix di dipendenze e situazioni borderline, che con incredulità e dolore riesce ad arrivare alla dolorosa autoconfessione.Nella quale, con fatica, emerge, piano piano, la parola "amore. Ha tutti gli elementi di un thriller psicologico lo spettacolo “In casa con Claude”, ispirato all’omonima opera del drammaturgo canadese René Daniel Dubois, riadattato e diretto da Giuseppe Bucci. Giunto al terzo anno consecutivo di repliche (tra Napoli Milano e Roma) lo spettacolo avvince per il ritmo serrato, le coinvolgenti soluzioni visive e il toccante monologo finale
Ulteriori informazioni »Mi si è confuso il Karma
Una donna di fronte alle sue scelte, le scelte di una vita, la difficoltà di districarsi tra le mille proposte e gli stimoli che la società contemporanea propone, alla ricerca perenne del “senso delle cose” . E cosi emergono le contraddizioni in cui tutte le cinquantenni che sono state bambine, idealiste, mogli, sognatrici, realistiche, incantate e disincantate si riconoscono.
Serata “SPECIALE INCORONATE COMICHE”
accessibile anche ai sordi
LA SIGNORINA PAPILLON
LA SIGNORINA PAPILLON è una delle commedie più divertenti del geniale e prolifico Stefano Benni.
Una critica dissacrante e ironica della società contemporanea raccontata attraverso 4 personaggi molto diversi tra loro.
La pura e ingenua Rose, collezionista di farfalle e ammiratrice di rose di ogni forma e colore vive nella sua casa in campagna, lontana dal frastuono e dalla corruzione della città, un mondo che non le appartiene.
A corrompere questo bucolico paesaggio arriveranno delle presenze esterne e ingombranti. La cara amica Marie Luise, donna lussuriosa parigina, amante di tutti quelli che contano. Il poeta Millet, scribacchino bohemian redento che crede che il potere economico conti più di ogni altra cosa e che la poesia debba asservirsi ad esso. E il comandante della loggia Armand, essere spregevole devoto alla violenza e al comando, sanguinario e attacca brighe conosce solo il valore dell’onore e della spada.
Tutti e tre hanno un compito: corrompere Rose al mondo moderno… e poi ucciderla e rubarle villa in campagna e cane.
Riusciranno nella loro impresa?
Tutto si svolgerà secondo i goffi piani criminali dei tre corruttori o era tutto un sogno?
Non resta che venire a vedere per scoprire il finale, anche se forse è meglio pensare di sognare… dai sogni possiamo uscirne, dalla realtà si può solo fuggire e, magari, rifugiarsi in rose colorate e libere e svolazzanti farfalle.
ALIENI NATI
Notte di San Lorenzo. Tre amici si ritrovano in un parco e mentre sono in preda ad una sbronza epica decidono di fondare un partito politico per puro spirito di provocazione.
Alieni Nati, originariamente Alie(ni)nati, scritto e diretto da Alessandro Giova, è una commedia teatrale che già dal titolo - un gioco di parole che può essere letto sia come Alieni Nati, sia come Alienati - esprime la condizione di sentirsi “Alieni”, ovvero talmente disillusi da non sentire questo mondo come proprio. Dall’altra invece esserne parte, ma nutrire il desiderio di staccarsene e in qualche modo eliminare se stessi da un mondo di cui sentiamo di essere ormai ospiti scomodi.
Alieni Nati è una satira socio-politica che prende di mira la società moderna, la politica, il giornalismo e molti altri aspetti del nostro folle mondo contemporaneo. Una trama in apparenza surreale ma che trae ispirazione dalle stranezze più assurde del nostro mondo. Dai Pastafariani alla colonizzazione di Marte. Tre personaggi (una fisologa/antropologa, un astrofisico autodidatta e un writer) che rappresentano 3 grandi caratteri umani: la spinta dell’uomo al continuo progresso, la difesa della Natura e la stoltezza dell’uomo comune, sempre uguale a se stesso qualunque cosa accada. Possiamo ancora pensare di cambiare il mondo, oppure è arrivato il momento di cambiare mondo? Salvare il vecchio o crearne uno nuovo?
Ulteriori informazioni »IL NATALE DI HARRY
Harry è un uomo di quasi quarantanni che si prepara a vivere il Natale. Aspettando qualcuno, un affetto, un vecchio amore, un amico. Qualcuno. Ma Harry è un uomo solo, nessuno arriva e il Natale è la lama del coltello che viene rivoltato nella piaga della sua esistenza. Bruciante, toccante e spietato, “Il Natale di Harry” affronta il tema della solitudine in una società che ha ridotto i rapporti famigliari e affettivi a sterili rituali tanto più insulsi quando il Natale impone all'individuo comportamenti sociali stereotipati, costringendolo a verifiche dolorose.L'allestimento essenziale e privo di oggetti, un piccolo recinto di sgabelli, la proiezione di un'irriverente coscienza sullo sfondo
Ulteriori informazioni »Gennaio 2023
KRIS$
Ricordate le t.a.t.u.? E Alexia? I Prozac +?
Voi probabilmente no, loro sicuramente ricorderanno com’era vivere sulla cresta dell’onda. E di come è difficile smettere e arrendersi al tempo e al mercato.
Kri$$ è un viaggio su una nave ormeggiata, su un aereo parcheggiato da anni, in una casa in disuso.
Non ci sono eroi, non c’è salvezza.
C’è la voglia di tornare, anche un’ultima volta, per un ultimo ballo in pista e far vedere che ancora qualcosa da dire e da dare al mondo c’è. Anche se al mondo di te non interessa più.
Venite, sedetevi comodi e guardate la storia di chi è sopravvissuto, poi morto e poi (forse?) risorto. Uno dei più grandi artisti di cui a nessuno interessa più.
Girotondo_La Stanza Del Desiderio
GIROTONDO, la stanza del desiderio è un progetto che nasce da due anni di lavoro sulla celebre opera teatrale di Schnitzler. Partiti dall' originale, abbiamo voluto ribaltare nel momento attuale la forza erotica delle parole del testo, attraverso una rielaborazione che sposi i nuovi concetti di trasgressione oggi ancor più esasperati dai social. 7 giovani attori giocheranno a dar vita ai 10 quadri della commedia originale, trasformati per l'occasione in 10 appuntamenti con la propria legge del desiderio e la sua manifestazione, a volte più virtuale che reale. La giostra dei desideri sarà azionata ogni volta dal Burattinaio, quell'intelligenza artificiale che governa come l'occhio del Grande Fratello il nostro quotidiano.
Ulteriori informazioni »IL MINESTRONE
La tana di Michele è un ristorante sull’orlo del fallimento, Guido, lo chef, cerca un modo per salvarlo, ma dovrà scontrarsi con i suoi colleghi. Ognuno con la sua idea, la sua personalità, il suo percorso, ognuno diverso dall’altro, ma che come le verdure in un minestrone, si mescolano per dare vita a qualcosa di nuovo.
Ulteriori informazioni »OCCHIO AL CUORE
OCCHIO AL CUORE vede i protagonisti dare voce e pensiero ad un mondo di ossessioni e delusioni, in cui il delitto può sembrare la più facile via d’uscita.Immaginare le motivazioni di un omicidio apparentemente immotivato: nel buio di una cella, in un manicomio criminale, un uomo e le sue apparizioni tentano di ricostruire un passato dimenticato.
Ulteriori informazioni »LUMINA
La morte può essere anche un viaggio verso qualcosa di diverso e non necessariamente la fine di tutto. Questo accade al nostro anziano pittore. Egli trascorre la sua esistenza vivendo per dipingere la sua argentea Luna, unico soggetto dei suoi quadri e poetica ossessione. Le sue giornate si snocciolano con allegria tra episodi più o meno paradossali, con figure e ospiti che si alternano brillantemente sul palco.
Ulteriori informazioni »COME L’ AUSTRALIA
Come l’Australia, è la storia di una donna che si ritrova in continuazione a dover scegliere: l’amore, il lavoro, la famiglia... E’ una storia universale, che sviscera uno dei grandi dilemmi
dell’uomo: “Scelgo ciò che desidero o quello che è più sicuro?” Un monologo che racconta le fasi di crescita di una persona che alla fine... almeno una volta nella vita avrà il coraggio di scegliere ciò che desidera veramente?
“Come L’Australia” è una storia universale, per tutte quelle persone che almeno una volta nella vita si sono ritrovate a dover scegliere. La scelta è il tema, il processo della decisione, è la struttura e la regia si sviluppa intorno ad esso. Quanto è difficile scegliere? Cosa ci muove a scegliere? Il coraggio? Lapaura? Il desiderio?
OPINIONI DI UN UOMO COMUNE
Franco ha instaurato una relazione con un amico speciale: una statuetta di Gesù con cui dialoga giornalmente e si è convinto che lo possa aiutare a riconquistare la sua ex. Un miracolo, un’apparizione in sogno, si può fare qualcosa dall’alto per far tornare Luisa tra le sue braccia? Stanco dei silenzi del suo imperscrutabile interlocutore, decide di partire alla volta dell’Irlanda dove oggi vive la sua amata. In terra straniera, Franco s’innamora inaspettatamente di un’altra donna, con la quale instaura una relazione identica alla precedente. E’ di nuovo al punto di partenza senza un vero cambiamento interiore. Dove lo porterà questa nuova relazione?
Uno spazio scenico scarno che mette al centro l’attore e la sua relazione con la perdita dell’amore. Monologo in due scene, in cui il dramma si trasforma in comicità attraverso lo sguardo del clown che riesce a cogliere la risata nascosta dietro il più profondo dolore.
Febbraio 2023
DAIMON
In un freddo e ventoso autunno romano, il grande psicanalista e filosofo James Hillmanpercorre la strada lastricata di foglie di platano che dal lungotevere conduce alla Piramide Cestia dove è seppellito il poeta inglese John Keats, colui che Hillman stesso considera la propria nobile guida: il daimon, una presenza divina incaricata di portare a compimento il disegno superiore che la nostra anima ha scelto prima di nascere e di cui ognuno di noi si è dimenticato nel momento in cui è venuto al mondo. Un incontro reale e sovrannaturale allo stesso tempo, che diventa ricerca della propria vocazione come memoria di qualcosa di indefinito che durante l’esistenza non riusciamo mai ad afferrare e che ci fa sentire sempre in qualche modo incompiuti.
Ulteriori informazioni »MISTERO PROFANO – all’uscita
Pirandello ne All’Uscita sembra voler individuare come spazio medianico il palcoscenico, dove far consumare il transito dei morti. Insolitamente per l’autore, la scena ci conduce non in uno spazio chiuso, da salotto, ma in uno spazio oltre, dove i protagonisti parlano continuamente di un aldiquà, il mondo, e di un aldilà che però rinvia ancora alla “Terra”. I personaggi che si contrappongono sono, più che morti, “apparenze”, più che vivi, “aspetti della vita”, separati da una porta, come nella migliore tradizione alchimistica.Abbiamo voluto dare allo spettacolo come titolo quello che era già il sottotitolo indicato dall’autore: Mistero profano. Infatti nel testo c’è il tentativo di svelare un mistero attraverso una visione non mistica, ma tutta impregnata dell’umano sentire. Il ferocissimo duello tra uomo e donna, certamente legato al loro rispettivo ruolo nella società, qui mediato dalla figura terza, quasi un analista, dopo essersi espresso fino a sfociare nel femminicidio, si rivela superato dal dramma più grande della non-realizzazione, non-soddisfazione di sé, della identità incompiuta.
Ulteriori informazioni »NASCONDINO
Nascondino parla di Gio, un adolescente fermamente convinto che nessuno lo ami. Non i suoi genitori o i suoi insegnanti, per non parlare dei suoi compagni di scuola, che lo scherniscono costantemente e lo affliggono con umilianti torture e violenze crudeli.
Decide, quindi, di fuggire da quel mondo ostile e nascondersi nel suo rifugio segreto. Tutti lo
cercano per giorni senza successo, finché Mirko, uno dei suoi compagni di classe, più vicino al gruppo dei bulli, lo trova per caso durante una passeggiata. Gio lo prega di non rivelare il suo segreto, rendendolo complice del suo piano, e costringendo la loro relazione a prendere una svolta inaspettata.
A COSA SERVE ESSERE BELLI DENTRO SE POI NON CI ENTRA NESSUNO
Tre profili di donne. Tre storiche amiche, alle prese con i rapporti (“si, stiamo parlando di uomini”) , e soprattutto quello con loro stesse. Il confronto con la verità è sempre faticoso, ma ad un certo punto, dobbiamo farle spazio. Unico elemento maschile, Giacomo Stallone, a cui si devono calzanti inediti eseguiti dal vivo, chitarra e voce. La prepotenza scenica di queste tre identità femminili, consente l’utilizzo di soli tre sgabelli ed un buon performer, musicista ed anche attore, per confezionare questa pièce dalle tinte brillanti. Nella sua versione estesa, tre ampie gonne sospese, sotto lequali si nascondono i componenti della band “Le cinture d’insicurezza”.
Ulteriori informazioni »Marzo 2023
COMPLETAMENTE ESAURITO
Davide Nebbia impersona un giovane impiegato alle prese con il centralino di un rinomato ristorante stellato, frequentato da Vip, Star e aspiranti tali.Seduto al desk delle prenotazioni ricavato da un seminterrato umido e freddo, il protagonista di questa storia è in realtà un giovane attore in attesa di scritture in un panorama teatrale italiano tutt’altro che confortante. Così, in attesa del colpo di fortuna, tra un provino e l’altro, il giovane talentuoso si mantiene con un lavoro che lungi dal procurargli soddisfazioni, lo precipita in uno stato di stress sempre più difficile da gestire. Tormentato da clienti di vecchia data che telefonano in continuazione insieme ai nuovi adepti e ai curiosi di questa “cucina molecolare”; maltrattato dal capocameriere e vessato dallo chef, il povero ragazzo è pressato anche dai familiari che pretendono la sua presenza durante le imminenti festività natalizie senza capire che a Natale il ristorante sarà aperto.Ma la situazione è aggravata dal fatto che oggi si trova da solo a rispondere al telefono: i suoi colleghi pare siano bloccati nel traffico.
Ulteriori informazioni »LA GABBIA
La Gabbia è un testo a due di teatro contemporaneo. Parla di alcune condizioni mentali che si presentano nel nostro inconscio quando proviamo a nascondere quello che siamo. Una metafora, quella dei due uomini la cui gabbia è la loro malattia mentale, i loro difetti. Un sonnambulo, lucido di giorno ma non di notte, ha ucciso la moglie nel sonno (motivo della sua detenzione nella cella), l’altro invece soffre di allucinazioni psicotiche e cambia versione dei fatti ogni volta che parla della sua vita privata, confonde una realtà per un altra (il motivo della sua detenzione resta ignoto). Un viaggio all’interno di una gabbia non solo fisica ma mentale, dalla quale sembra impossibile scappare, con dialoghi apparentemente insensati e quieti ma che vibrano di paure e trovano sempre un giro di volta nel senso di questi due personaggi.
Ulteriori informazioni »La fisarmonica verde
“Il talento del medico dei bambini: un viaggio nella memoria raccontato (bene) ai ragazzi. Senza dubbio Satta, nel suo narrare calmo, affettuoso, ma senza dolcezze, spinge avanti il materiale vero, di realtà e di cronaca, che è stata una brutta parte della nostra storia e crea uno straordinario racconto” (Furio Colombo)
Un cappotto russo, una fisarmonica verde smeraldo e un documento che denuncia le atrocità della guerra. Poi, gli anni Sessanta elettrici, i 45 giri e i mille racconti davanti al camino.
Sono gli oggetti che, come una bussola, guidano un figlio a intraprendere un “viaggio verso il padre”, un uomo arcaico e grande “narratore di silenzi”.
IO SONO NIJINSKY
Saint Moritz, inverno del 1918-1919. Da un anno e mezzo trasferitosi in Svizzera in attesa che la guerra finisca, il ballerino Vaslav Nijinsky comincia a dare segni di squilibrio. Anche se non sono chiare le cause del male, più eventi sembrano concorrere al suo manifestarsi e uno sembra assumere un ruolo particolarmente simbolico: la notizia della morte del fratello, malato di nervi fin dall'infanzia. Così, mentre il paesaggio elvetico si imbianca, Nijinsky prende a comportarsi in modo incomprensibile gettando una piccola comunità nel caos. E nel farlo redige febbrilmente un celebre diario, che sarà pubblicato solo in un secondo momento. Proseguendo la sua ricerca nei territori della follia, Daniele Bernardi dedica uno spettacolo alla dolorosa figura del «Dio della danza» proprio attraverso una personale elaborazione di questo scritto.
Ulteriori informazioni »JUST DUST
Segnali luminosi affollano le nostre città, gli occhi ci danno la possibilità di vedere nel buio… ma siamo sicuri di vedere?
Spesso la luce ci ossessiona rendendo la realtà troppo reale, …gli oggetti diventano i nostri unici interlocutori, il mondo della materia prende potentemente il sopravvento…
E noi… come rispondiamo?
Come nutriamo la fame dell’anima?
Aprile 2023
MARINELLA
MARINELLA è una storia di cui si potrebbe già conoscere il finale. D'altronde conosciamo De André e le sue storie. Eppure questo spettacolo si spinge oltre.Raccoglie più di un personaggio "DeAndreiano" e lo inserisce in un unico tempo, un unico luogo, in un'unica vicenda. Un piccolo mondo che scappa per un momento dagli spartiti, dalle corde di una chitarra e si fa materia. Si fa Teatro.Lo spettacolo è un thriller-noir ambientato in una Napoli anni’80. Lo stile registico è cupo, come il fatto di cronaca da cui è stato estrapolato lo spettacolo, con dei tratti di commedia che tenderanno a scurirsi man mano che la storia prosegue.L’impostazione registica oscillerà tra il cinema ed il teatro, con delle proeizioni che aiuteranno lo spettatore ad immergersi e a scindere le epoche differenti in cui è ambientato ( 2021-1983)
Ulteriori informazioni »Dodi’s Life
Dodi Conti, eclettica attrice, comica ed autrice, torna finalmente in scena con il nuovo spettacolo di stand-up comedy dal titolo “Dodi’s Life”, scritto insieme a Marco Melloni e Paola Mammini, per la regia di Maria Cassi.
“Dodi’s Life” non promette niente di buono. Neanche di cattivo però. La verità è che non promette proprio niente, ecco. In un momento storico in cui tutti promettono tutto: felicità, ricchezza, riforme, incentivi, soluzioni al riscaldamento globale, inquinamento, pandemie, Dodi - non certo nuova a distinguersi per atavica temeraria indolenza - porta in scena l’unico argomento su cui non solo si sente davvero preparata, ma sul quale sente di poter esprimere un’opinione senza offendere la sensibilità di nessuno: sé stessa. Al massimo si potrebbe offendere da sola, ma in quel caso, se la vedrà lei.
In un viaggio tra passato e presente, rispolverando qualche cavallo di battaglia messo coraggiosamente a confronto con la Conti di oggi, Dodi non tenterà di fare un bilancio della sua variegata esperienza di vita per poi offrirvi qualche “perla di saggezza” utile ad affrontare la vostra stessa vita. Ma nell’analisi priva di sconti del suo inevitabile approdo nella non più giovane età... non è improbabile che qualche spunto di riflessione utile ad approcciarla con moderata ma solida allegria, potrebbe pure saltar fuori. O, per chi è ancora fastidiosamente giovane, a tenerla a distanza. Insomma, come diceva Coco Chanel: una donna ha l’età che merita. E vi pare che Dodi si facesse sfuggire l’occasione di celebrare un traguardo che si è a buon diritto meritata senza fare nulla?
SCOMODI E SCONVENIENTI
La storia è incentrata, in maniera assolutamente libera e romanzata, attorno alla figura di Ermanno Randi: un giovane attore ucciso dal suo compagno. Siamo all'inizio degli anni 50 e la stampa ne parlò prima in maniera denigratoria, fino a cancellarne il nome. Tutto inizia per caso, forse. Un incontro fatale, complice il silenzio del fiume che scorre sonnolento e segreto lungo gli argini boschivi della capitale. Boschivi e nascosti agli occhi indiscreti: luoghi di battuage come molti altri per avventure effimere e impronunciabili. Oppure un'occasione di lavoro, forse. Ida cuce la storia di Armando e Giuseppe, come fosse un abito interminabile, e il pubblico la osserva tramite i suoi occhi e le sue parole. Una storia di persone scomode e sconvenienti per la società italiana del secondo dopoguerra, ancora troppo stretta nei lacci del condizionamento totalitario. Per questo la sua fine, per quanto inopportuna, è comunque preferibile.
Ulteriori informazioni »DIS- ORDER
Benedicta Boccoli e Claudio Botosso danno vita in scena ad una pièce divisa in due atti unici: LAND OF DEATH e HELTER SKELTER.Nel primo atto unico, LAND OF DEATH, l’uomo riceve una telefonata sul cellulare alle 6 di mattina dal suo capo che lo invita a colazione. Invito a cui non può rinunciare, che gli impedisce di accompagnare la moglie in clinica ad abortire. Durante la colazione l’uomo telefona alla moglie per dirle che ha cambiato idea ed è disposto a tenere il bambino, ma la donna non risponde. Mentre si avvia in ufficio al World Trade Center, l’uomo impreca contro la moglie: …
Ulteriori informazioni »Maggio 2023
PROCESSO A PINOCCHIO
Chi ha ucciso con un colpo di martello il povero Salvatore Grillo di professione psicoterapeuta? Pino, accanto al corpo della vittima con in mano l’arma del delitto sembrerebbe la risposta più ovvia. Ma il presunto colpevole, che non tiene a freno le sue bugie, ha una moglie che non tiene a freno la sua lingua, “una” amante che non tiene a freno le sue voglie, “un” amante che non tiene a freno i suoi vizi e una mamma invadente che non tiene a freno la sua pazienza! Tutti presenti al momento del delitto, tutti convinti della sua colpevolezza. Tutti e nessuno! E allora non resta che ripercorrere eventi e situazioni, attraverso un percorso psicanalitico di gruppo condotto dalla vittima stessa, unica depositaria di una verità che non può rivelare per “segreto professionale”. Sarà lui a guidare il protagonista dentro e fuori dal tunnel della realtà per cercare, fra le sue psicosi, un movente che potrebbe dare un senso ai fatti e condurre la compagine verso un sempre rassicurante lieto fine! Perché in fondo ogni favola inizia con un “C’era una volta” e finisce con un “E vissero tutti felici e contenti”...O no?
Ulteriori informazioni »DOSAGGIO ORMONALE
Spettacolo musical-teatrale, drammaticamente comico ad alto tasso di progesterone
Travolte da una tempesta ormonale, Giuditta e Lorella si ritrovano a navigare in un mare di “sudarelle” tra verità più o meno scomode venute a galla durante quella per-turbazione. Pezzi di cuore tagliuzzato, ricordi di speranze naufragate, parole che era meglio non sentire e altre che sarebbe stato meglio dire, immagini uscite da scene di vita vissuta e di vita sopravvissuta.
L’ormone, si sa, è come un coreografo impazzito; ti fa saltellare un po’ qua e un po’ là. Così in un percorso di riflessioni drammaticamente comiche e non solo, le due si ri-trovano a fare il punto sull’ essere donne, in un mondo fatto a misura di maschio. In-somma un mondo fatto “apposta” per lui, fatto “apposta” come un dispetto.
Ma non tutte le perturbazioni vengono per nuocere. Alcune portano cicloni altre portano via il ciclo. Ecco aprirsi davanti a loro la gloriosa strada della tanto temuta e agognata menopausa...
FUCK ME(N)
Insinuarsi nella gabbia sesso-genere in diverse forme. I tre testi uniti assieme hanno in comune il racconto di come può avvenire l’apprendistato all’essere uomini. I protagonisti appartengono a diverse tipologie di maschile tossico: un professore animale, vittima della sua bulimia di sesso e potere; un uomo devoto alla violenza, incapace di verbalizzare la sua frustrazione; infine, un padre, che dichiara, sempre più apertamente, la sua intolleranza e gelosia nei confronti del figlio.
Questi personaggi appaiono a prima lettura tre mostri, disperati, senza luci. Leggendo tra le righe però si può intravedere il percorso che li ha portati ad essere quel che sono, la storia di ognuno, infatti, emerge per contrasto. I carnefici, ingiustificabili in ogni caso, sono stati a loro volta vittime di un sistema culturale tramandato di padre in figlio. Bisogna che nascano nuovi padri e nuovi figli, che si interrompa la trasmissione di certi falsi saperi, occorre una liberazione, anche se dolorosa. Ho lavorato proprio su questo: sullo spogliarsi da certi orpelli del maschile e del femminile, quegli orpelli che ci rendono mostri, perché ci stereotipano e ci limitano. Spogliarsi delle maschere, arrivare a noi o almeno tendere alla ricerca dell’autentico.
SERATA DEMO 18 MAGGIO
Serata DEMO del 18 maggio
LIDI PRECARI
C19H28O2
"Sognarono d'inseguirla. Gira gira ognuno la perdette." (I. Calvino, Le città invisibili)
di Riccardo Rampazzo
regia LIDI PRECARI
con Leonardo Cesaroni, Paolo Sangiorgio, Sara Younes
durata 15'
selezione Festival Contaminazioni
IL TURNO DI NOTTE
Fragileresistente
"Quali azioni sono ancora possibili?"
di e con Silvia Pallotti, Tommaso Russi
consulenza drammaturgica Piera Mungiguerra
consulenza al suono Jacopo Malusardi
durata 20'
vincitori residenza Accademia Teatrale Veneta
selezione Generazione Risonanze 2023
ENTRÒPIA TEATRO
Il corpo di Matteotti
Come rinascere quando il buio incombe e sembra non esserci più la logica che unisce le cose?
scritto e diretto da Andrea Baldoffei
con Andrea Baldoffei, Matteo Vairo
coreografie Matteo Vairo
disegno sonoro Alessandro Giannone
durata 20'
SERENA FOSSANOVA
Remains
La Natura è un luogo a cui dare del tu chiedendogli: "Come stai, Natura?"
di e con Serena Fossanova
musiche Marco Mariano, Marma Loma
durata 15'
COLLETTIVO AGERE
Sarebbe una grande idea
Due fratelli. La madre morta. L'idea di un reality. In trent'anni non hanno mai parlato così tanto.
scritto e diretto da Marco Trotta
con Michele Marullo, Edoardo Spina
durata 20'
vincitore di Mezz'ore d'Autore 2022 di Fond. Teatro Due
selezione Festival Morsi 2022 di C.S di T. Paolo Grassi
vincitore residenza Fondazione Claudia Lombardi per il teatro
SERATA DEMO 19 MAGGIO
SERATA DEMO 19 MAGGIO
PICCOLA FANTERIA CARILLON
Italia - Svezia 0-0
Siete i nostri eroi, la nostra speranza, il nostro litio: un Mondiale senza l'Italia non è un Mondiale.
di e con Laura Carioni
regia Sergio Fantoni
suoni e musica Sergio Fantoni
durata 16'
PICCOLA CITTÀ TEATRO
La voce a te dovuta
Proveniamo dal 2178. Noi dal futuro, siamo certi che il buio sta arrivando nel vostro tempo e diventerà sempre più scuro se abbasserete completamente il volume della vostra voce.
di Sharon Amato
regia Ettore Nigro
con Anna Bocchino, Clara Bocchino
durata 20'
GIANLUCA ARIEMMA
Open Mic Farm
Nel mondo porco, chi è il maiale più convincente?
scritto e diretto da Gianluca Ariemma
con Salvo Pappalardo, Giulia Messina, Gianluca Ariemma
durata 17'
vincitore Fantasio Festival di Regia 2022
VIRGOLATREPERIODICO
Prendi e porta a casa (fuori concorso)
La strada per il successo è piena di buche.
scritto e diretto da Andrea Onori
con Leonardo Codispoti, Luca Gabos, Andrea
Onori, Mariagrazia Torbidoni
durata 20'
finalista Premio Dante Cappelletti 2021
YURI CASAGRANDE CONTI
Tutti messi in fila
Ci sono tre sacchi neri. Dentro ognuno di quei sacchi c'è un corpo. Sono fermi. Inerti. Morti. Forse.
di e con Yuri Casagrande Conti
dramarturg e aiuto regia Claudia Marsicano
scenografia e allestimento visivo Linda Kelvink
durata 20'
ELISA BONGIOVANNI
Vabbe' ma non fa niente
Sono tutta una. Una, qua, presente e viva. Animale vivo che non ha scelta ma non importa, perché il presente è così bello.
di e con Elisa Bongiovanni
collaborazione Alberto Bellandi, Marco Canuto
durata 15'
selezione Premio Dante Cappelletti 2021
APPUNTAMENTO A LONDRA
La pièce, raramente rappresentata in Italia, è la storia dell’incontro, in un noto albergo londinese, tra un ricco uomo d’affari peruviano e una donna, che si presenta come la sorella del suo vecchio amico d’infanzia, sparito in adolescenza per ragioni mai svelate.
I due si raccontano, in un susseguirsi di colpi di scena, mentre la vera identità della donna si fa sempre più ambigua, inquietante, forse fantasmatica.
Un thriller sottile, insinuante: un gioco pericoloso che, come uno specchio magico, rivela ai personaggi (e al pubblico!) verità scomode, sepolte nei meandri più reconditi dell’anima, mostrando loro quanto si reciti, come ci si travesta, mentendo ogni giorno, per creare un’altra vita; quell’altra vita che inventiamo, perché non possiamo viverla davvero.