ore 21.00
Domenica ore: 18:00
prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)
ore 21.00
Domenica ore: 18:00
prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)
DIS- ORDER
Di Neil Labute
Regia Marcello Cotugno
Con Benedicta Boccoli e Claudio Botosso
Benedicta Boccoli e Claudio Botosso danno vita in scena ad una pièce divisa in due atti unici: LAND OF DEATH e HELTER SKELTER.
Nel primo atto unico, LAND OF DEATH, l’uomo riceve una telefonata sul cellulare alle 6 di mattina dal suo capo che lo invita a colazione. Invito a cui non può rinunciare, che gli impedisce di accompagnare la moglie in clinica ad abortire. Durante la colazione l’uomo telefona alla moglie per dirle che ha cambiato idea ed è disposto a tenere il bambino, ma la donna non risponde. Mentre si avvia in ufficio al World Trade Center, l’uomo impreca contro la moglie: … HO PROVATO UN PAIO DI VOLTE, MA LEI PREME SEMPRE IL TASTO CHE TOGLIE LA SUONERIA. MI DA’ SUI NERVI. TUTTA LA MATTINATA E’ STATA UNO SCHIFO CON QUESTA STORIA DI COME GESTISCE IL TELEFONINO. L’uomo lavora al World Trade Center e quella mattina stessa sarà tra le vittime dell’attentato aereo. La moglie in poche ore perde l’uomo che ama e il bambino. E’ sola: del marito ha il ricordo di un messaggio registrato nella segreteria del cellulare che la invita a tenere il bambino.
Nel secondo atto, HELTER SKELTER, Labute mette in scena una lunga e buffa situazione in cui il marito tenta in maniera ridicola di sottrarsi alla richiesta della moglie di usare il suo cellulare, fingendo di averlo perso o dimenticato. Sa che sul display del cellulare apparirà il nome della sorella di lei di cui è l’amante. Anche in questo caso la telefonia mobile è al centro dell’attenzione dello spettatore. Molte coppie hanno vissuto situazioni analoghe e rivedono comportamenti che gli appartengono o gli sono appartenuti. E anche in questo caso, come in LAND OF DEATH, l’uso delle nuove tecnologie determinerà il corso dei destini dei due Personaggi. Due atti in cui si introduce l’oggetto feticcio della società contemporanea: il cellulare il relativo sistema di telefonia mobile, mettendo in evidenza come l’uso di quest’ultima può condizionare i nostri rapporti quotidiani, professionali e affettivi.