ore 21.00
Domenica ore: 18:00
prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)
ore 21.00
Domenica ore: 18:00
prezzo biglietto: 15 euro – ridotto: 12 euro
(bar aperto per aperitivo dalle 20.00)
MUSICARELLO SHOCK
di Matilde D’accardi
con Valentina De Giovanni
“Farai come ti pare quando ti sposerai!”. Italia 1960. In una piccola cittadina di provincia, una ragazza prigioniera delle rigide regole paterne sogna di essere salvata dall’amore, quello meraviglioso e senza fine di cui parlano le canzoni. Ma solo una volta sposata scoprirà chi è e cosa vuole davvero, e imparerà a lottare per la sua realizzazione. Liberamente ispirato alla vera storia della prima divorziata d’Italia e di molte altre delle nostre madri, questo monologo musicale racconta le vicende, i pensieri e le emozioni di molte ragazze del Boom, che suonano ancora tremendamente attuali. Attraverso brani che hanno reso immortale la musica leggera italiana negli anni ‘50, ‘60 e dei primi ‘70, Musicarello shock ricostruirà con ironia e nostalgia la battaglia per la legalizzazione del divorzio nel Bel Paese – che nel 2020 ha compiuto il suo settantesimo anniversario – e la trasformazione di mentalità che ha aperto la strada all’emancipazione delle italiane e al riconoscimento dei loro diritti.
Musicarello shock racconta di una voce di donna che si libera. All’inizio è interiore, casalinga, inconsapevole, ma poi si esteriorizza, diventa pubblica, politica. La vicenda di Nora, restituita da Valentina De Giovanni, ripercorre indirettamente gli eventi sociali, culturali e istituzionali che hanno caratterizzato la storia della modernizzazione italiana e che, secondo quanto scrive Fiamma Lussana nel saggio L’Italia del divorzio, hanno portato l’opinione pubblica ad abbandonare formalmente il principio di indissolubilità del matrimonio. Oltre a ciò, lo spettacolo prova a fare luce su uno scarto di pensiero fondamentale per l’emancipazione femminile, ossia la messa in dubbio del mito dell’amore monogamico romantico come unico destino degno nella vita di una donna: un mito che in quegli anni veniva rinnovato, modellato e immortalato proprio dalla musica leggera nostrana. Infatti, in Musicarello shock le canzoni pop, proprio come nel genere cinematografico cui fa riferimento il titolo, costituiscono il vero fulcro drammaturgico e spettacolare. Non fanno solo da contraltare agli eventi della trama ma aprono, conducono e portano a compimento la narrazione, inscenando una storia parallela e facendo suonare i sentimenti della collettività. Cantando, De Giovanni ci invita a ricordare le parole d’amore con cui sono cresciute le nostre madri e a riflettere su questa eredità, oltre che a divertirci ed emozionarci di nuovo insieme, nella vicinanza fisica. Perché, e questo è un messaggio fondamentale dello spettacolo, la musica è un mezzo espressivo e comunicativo straordinario, che anche nei momenti di più grande repressione e sofferenza può aiutarci a veicolare all’esterno le nostre emozioni e a sentirci gli uni con gli altri.
Cantautrice e attrice civitavecchiese. Diplomata presso la Scuola delle Arti, frequenta i laboratori di Roberto Latini, Andrea Baracco, Danio Manfredini, Alessandro Serra, studia canto ed impostazione vocale con Massimo Borghese. Lavora con Pino Quartullo, Luciano Melchionna, Claudio Insegno, Matteo Tarasco. Attrice negli spettacoli teatrali Dignità autonome di prostituzione, Che ora è, Gl’Innamorati, interprete dei musical Shrek, Fame Saranno famosi, The first day, Kinky Boots. Al cinema lavora con Riccardo Milani. Nel dicembre del 2016 si classifica al terzo posto al Premio Daolio. Ideatrice del gruppo di musica popolare Lustrascarpe. Attualmente in scena anche con Sono partita di sera, il suo progetto dove interpreta Gabriella Ferri. Insegna canto ed impostazione vocale presso la Roma Film Academy e la Social Music School.
Nata e cresciuta ai Castelli Romani, nel 2011 si diploma in recitazione all’Accademia Silvio D’Amico e poi studia drammaturgia con Antonio Latella, Letizia Russo, Michele Santeramo. Lavora come drammaturga e aiuto regia con Francesco Manetti e Kanterstrasse Teatro, Dante Antonelli, Gianni Quaranta e il Banco del Mutuo Soccorso, Vittoria Faro e TestaccioLab, Alessandro Marmorini, Sus Babi Teatro e il Teatro Parioli Peppino De Filippo, Armito Teatro (teatro ragazzi), Tommaso Capodanno e la stessa Silvio D’Amico. Scrive opere originali, traduce e crea drammaturgie da Sofocle, Euripide, Machiavelli, Ariosto, Shakespeare, Molière, Stoker, Conrad, Landolfi. Nel 2013 fonda con Nicola Sorrenti il duo U-Combo, con cui da allora si dedica a food events e spettacoli in spazi non convenzionali. Sempre con Sorrenti, nel 2014, inizia una lunga collaborazione con lo storico Circolo Gianni Bosio di Roma. Nel 2015 è una delle fondatrici di Ansi Lumen Teatro, compagnia di teatro multimediale, e di GRA – Gruppo di Resilienza Artistica, un collettivo di compagnie indipendenti romane under 35. Nel 2016 vince una borsa di studio per autori SIAE e studia editoria presso Oblique Studio. Tra il 2018 e il 2019 è direttrice artistica della Libreria Teatro Tlon a Roma. Dal 2018 al 2021 lavora come autrice, traduttrice ed editor per la social media company Freeda (Italia, Spagna e UK). Nel 2020 si laurea alla magistrale Spettacolo, Moda e Arti Digitali della Sapienza di Roma sotto la guida di Guido Di Palma e Manuela Cherubini, con una tesi su di José Sanchis Sinisterra.
Lightning designer come assistente di Sergio Rossi, con lui collabora all’allestimento di vari spettacoli con la regia di Armando Pugliese, Pier Luigi Pizzi e Luca Ronconi. In giovanissima età segue la tournée dello spettacolo Peer Gynt, regia L. Ronconi. Nel corso degli anni lavora con giovani artisti emergenti. Da anni collabora con i registi Massimiliano Farau, Luciano Melchionna. Firma il disegno luci di alcuni spettacoli di danza contemporanea, affianca il coreografo Massimo Moricone partecipando alla Biennale di Venezia e alla Biennale di danza di Tokyo. Incontra i registi Walter Pagliaro e Carlo Cecchi con i quali nasce un duraturo rapporto lavorativo. Con la regia di Alessandro D’Alatri partecipa allo spettacolo Diatriba D’Amore. Da anni collabora con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Si avvicina al mondo dell’Opera lavorando presso il Teatro dell’Opera di Roma e partecipa al Festival della Valle d’Itria, firmando le luci de La grotta di Trofonio con la regia di Alfonso Antoniozzi e di Francesca da Rimini con la regia di Pier Luigi Pizzi. Incontra in questa occasione il coreografo Gheorghe Iancu con il quale lavorerà al progetto Swan lake al Teatro Nazionale di Bucarest. In collaborazione con l’Accademia Silvio D’Amico partecipa a un progetto con la regia di Bob Wilson. Firma le luci per la regia di Andree Ruth Shammah, produzione Franco Parenti. Con Sono partita di sera firma la sua seconda regia, dopo Tragic acid.